
04 Feb La Grappa – il vanto della distilleria italiana
La Grappa è il vanto della distilleria italiana, la data di nascita potrebbe essere considerata il 1451 in quell’anno Ser Everardo Di Cividale del Friuli muore lasciando in eredità un alambicco. Una postilla al margine del rogito reca la parola “grape”, se effettivamente si volesse riferire alla grappa resta un interrogativo irrisolto, comunque è certo che si produceva già da allora.
La legge che ne regola la produzione Stabilisce che si può definire Grappa solo l’acquavite prodotta con vinacce di uve coltivate e distillate in Italia.
Secondo la normativa europea la gradazione minima è di 37,5 gradi e la gradazione massima con cui può essere estratta è di 86 gradi, tuttavia la gradazione massima consentita per la commercializzazione e di 60 gradi.
Oggi la Grappa è prodotta con numerosi vitigni, a bacca bianca e nera.
- La vinaccia è la materia prima fondamentale e si distingue in vergine, semi fermentata e fermentata.
- La prima è quella che viene separata dal mosto prima dell’inizio della fermentazione, ed è posta a riposare per consentire la totale trasformazione degli zuccheri in alcool.
- La vinaccia semi fermentata è una via di mezzo tra quella vergine e quella fermentata.
- La minaccia fermentata è un sedimento del vino che viene immediatamente distillato.
La distillazione
Numerosi sono gli alambicchi con cui le grappe sono lavorate sia con distillazione continua che con distillazione discontinua.
Gli alambicchi discontinui sono generalmente di 3 tipi:
A fuoco diretto che produce acquaviti di poco prezzo;
A bagnomaria in cui c’è una diffusa presenza del calore sulla massa da dell’are e produce grappe di qualità;
A vapore dove c’è una caldaia tronco conica in cui la vinaccia viene sistemata su cestelli di rame e viene distillata attraverso il vapore d’acqua originato da una centrale indipendente.
Tipi di Grappe
La Grappa viene classificata secondo la sua età, il vitigno o i vitigni da cui sono state ricavate le vinacce e, eventualmente, le essenze vegetali utilizzate per la sua aromatizzazione.
La Grappa si classifica quindi in:
- Giovane – rimane in contenitori inerti (acciaio o vetro) dopo la produzione fino all’imbottigliamento;
- Aromatica – prodotta da uve aromatiche o semiaromatiche, come per esempio il Moscato, il Gewürztraminer, la Malvasia, ecc.;
- Affinata – imbottigliata dopo essere stata conservata per meno di 12 mesi in contenitori di legno o Barrique.
- Invecchiata o Vecchia – imbottigliata dopo essere rimasta per un periodo fra i 12 e i 18 mesi in contenitori di legno;
- Stravecchia o Riserva – imbottigliata dopo essere rimasta per un periodo superiore ai 18 mesi in contenitori di legno;
- Monovarietale – ottenuta da vinacce di una sola varietà di uva e che solitamente è riportata in etichetta;
- Polivitigno – prodotta con una cuvée di singoli vitigni appartenenti alla stessa famiglia ma diversi per clone, provenienza, epoca di maturazione, tempi di raccolta e tecnica di vinificazione;
- Aromatizzata – Grappa alla quale è stata aggiunta, al termine della distillazione, una o più essenze naturali di origine vegetale.
La grappa rimane il distillato più amato in Italia, oggi la varietà di scelta e gusti ha fatto avvicinare anche i giovani bevitori, solitamente avvezzi a gusti più internazionali.